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riccardo illy - presidente della regione autonoma friuli venezia giulia (i, d)

  • illy

trieste, 06 giugno 2006.

 

prima di approdare per la sua quinta edizione a trieste, la mostra “good morning, balkan” ha compiuto un percorso significativo, toccando atene, bucarest, tirana e pristina. ed è altrettanto significativo che questa mostra promossa e organizzata da un’associazione della vicina austria, il forum weltoffen international con il suo presidente fate velaj, giunga a trieste proprio durante il semestre di presidenza austriaca dell’unione europea.

sono convinto che proprio l’arte possa contribuire a stimolare una più incisiva conoscenza e unione di popoli di lingue, culture e tradizioni differenti che tuttavia da sempre, in questa parte dell’europa, si sono incontrate, confrontate e contaminate. il friuli venezia giulia da tempo è impegnato per promuovere la conoscenza fra popoli vicini utilizzando proprio la cultura come veicolo di incontro e di proposta.

ciò è avvenuto in anni ormai lontani con la comunità di lavoro “alpe adria”, oggi con il nuovo progetto di euroregione transfrontaliera; ciò avviene da 15 anni grazie al “mittelfest” di cividale del friuli, nato proprio con lo scopo di far rivivere una nuova idea di mitteleuropea, di riallacciare i rapporti che le tragedie della storia e le ideologie totalitarie del xx secolo si erano incaricate di allentare fra paesi, regioni e popoli che per secoli si riconoscevano, pur nelle diversità, in una comune matrice culturale europea.

il processo di allargamento dell’unione europea deve riprendere il suo cammino integrando proprio i paesi del sudest dell’europa nati dalla dissoluzione della ex jugoslavia e della regione balcanica, contribuendo così alla pace, alla stabilizzazione della democrazia e allo sviluppo economico di un’area strategica, profondamente europea ma anche da sempre ponte tra occidente e oriente.

che sia davvero,  per l’europa, “good morning, balkan”.


 die fünfte ausgabe der ausstellung von "good morning, balkan" kam nach triest, hat diese bedeutende etappen zurückgelegt, wie athen, bukarest, tirana und pristina. es ist gleichermaßen bedeutsam, dass eine von einem österreichischen verein, forum weltoffen international von fate velaj, organisierte ausstellung gerade im semester der österreichischen eu-präsidentschaft nach triest kommt.

ich bin überzeugt, dass gerade die kunst dazu beiträgt, dass sich die völker, die sprachen, die kulturen und die traditionen näher kommen und sich besser kennen lernen, die sich doch in diesem teil europas seit jeher trafen, miteinander verglichen und beeinflussten. friaul julisch venetien bemüht sich seit geraumer zeit um das gegenseitige kennenlernen der nachbarvölker, und nutzt dazu die kultur als mittel der zusammenkunft und des austauschs.

dieses gegenseitige kennenlernen hat sich bereits vor etlichen jahren verwirklicht mit der damaligen arbeitsgemeinschaft "alpe adria", aber auch heute mit dem projekt der grenzüberschreitenden "euroregione", mit dem seit 15 jahren bestehenden "mittelfest" von cividale del friuli, das mit dem ziel einer mit neuem leben erfüllten idee von mitteleuropa geschaffen wurde, um aufs neue kontakte enger zu knüpfen, die die tragödien der geschichte und die totalitären ideologien des 20. jahrhunderts zwischen den ländern, regionen und völkern aufzulösen versuchten, die sich seit jahrhunderten, in ihrer vielfalt, in einer gemeinsamen europäischen kultur identifizierten.

der europäische erweiterungsprozess muss weitergehen und gerade die osteuropäischen länder integrieren, die aus der auflösung des ehemaligen jugoslawien und der balkanischen region entstanden sind und seinen beitrag zu einem dauerhaften frieden, einer soliden stabilisierung der demokratie und der wirtschaftlichen entwicklung einer strategischen und so europäischen region, die schon immer brücke zwischen ost und west war, zu leisten.

es gelte wirklich, für europa, "good morning, balkan".